domenica 12 maggio 2019

Con le mani posso fare…(Sez.C)


Nella scuola dell’infanzia sono fondamentali le attività manipolative-creative stimolano infatti lo sviluppo di competenze motorie, cognitive ed espressive.
Le attività manipolative favoriscono la maturazione della motricità fine  del bambino, arricchiscono le sue percezioni sensoriali. Il bambino attraverso le attività di manipolazione ha la possibilità di scoprire l’uso dei materiali, diventa costruttore attivo e, inoltre,  manipolando, scarica le tensioni o la rabbia.
Manipolare, impastare, modellare, prendere, battere, schiacciare, materiali come la plastilina richiede energia e creatività. Serve energia per trasformarla ma contemporaneamente è morbida e cambia forma facilmente, lasciando spazio alla nostra creatività. Questi sono tutti quegli elementi che ci servono nella vita. Mentre si lavora la plastilina entriamo in contatto  con quasi tutti i sensi: visivo, tattile e olfattivo che evocano ricordi e amplificano le possibilità di entrare  in contatto con i nostri sentimenti.
Infilare, ritagliare, utilizzando materiale come pasta di sale, plastilina, impasti vari, das, acqua, farina, sabbia, colori a dita,  ma anche fogli di cartoncino, forbici dalla punta arrotondata, pennarelli, colla, etc, stimolano la fantasia del bambino e facilitano in lui il piacere di esplorare e scoprire. Infatti attraverso la manipolazione di vari materiali di consistenza e utilizzi diversi, il bambino può sperimentare le infinite possibilità di modificare, trasformare tali materiali;  scopre le forme, il peso, la resistenza delle cose e, oltre agli oggetti, scopre anche se stesso.

Anche le costruzioni concorrono a sviluppare strategie e fantasia, in particolare aiutano a stimolare la creatività, la fantasia e il problem solving.
Con i mattoncini, le costruzioni, gli incastri ogni gioco è possibile: si tratta di costruire, aumenta capacità di analisi quando si deve assemblare rispettando delle istruzioni. Lavoro manuale, immaginazione e fantasia si arricchiscono favorendo lo sviluppo creativo.























Cristina Cardone