giovedì 29 novembre 2018

Maria Montessori e la vita pratica (sez.B)

Movimento? Ma non c’entra il movimento, stiamo parlando di sviluppo mentale; e quando poi pensiamo all’esercizio dell’intelligenza immaginiamo tutti seduti, immobili. Ma lo sviluppo mentale deve essere connesso con il movimento e dipendere da esso. E’ necessario che questa nuova idea entri nella teoria e nella pratica educativa”1

 PRESENTAZIONE: La presentazione degli esercizi di vita pratica e cura dell'ambiente può essere individuale, di gruppo o anche collettiva ed è sempre fatta con la massima precisione e lentezza. Gli esercizi vengono ripetuti più o meno a lungo secondo l'età del bambino e secondo lo stato psicologico.
  • SCOPO DIRETTO: la cura dell’ambiente
  • SCOPO INDIRETTO: la coordinazione dei movimenti; la conquista dell’indipendenza

CURA DELL’AMBIENTE : SPOLVERARE
“… dobbiamo offrire dunque al bambino, nell’ambiente che lo circonda, dei mezzi per esercitare la sua attività…”2

OGGETTI NECESSARI: grembiulino di cotone, straccino quadrato col punto ricamato nel centro, pennello, piumino colorato.

1) Piegare lo straccino portando i quattro angoli sul punto ricamato del centro;
2) Spolverare con movimenti ordinati.
I movimenti saranno paralleli e da sinistra verso destra, che sarà poi il senso della scrittura.
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1 M. MONTESSORI, La mente del bambino, Garzanti Editore, Milano 2007, pag 143
2 M. MONTESSORI , La scoperta del bambino, Garzanti Editore, Milano 2007

Ins. Antonella Accettura

venerdì 16 novembre 2018

Le emozioni (Sez. B)


Le emozioni sono il colore e il sapore della nostra vita.
Dare un nome alle emozioni ha di per sé un effetto rasserenante ed è importante capire che è giusto accettarle ed esprimerle.
Non ci sono emozioni “negative” o “positive”, è indispensabile conoscere ciò che si prova. In occasione di Halloween abbiamo aiutato i bambini a conoscere meglio queste emozioni,con un percorso mirato a dare un nome a ciò che più li spaventa, affrontando insieme le nostre paure.

Partendo dall’ascolto di tre storie “nero coniglio”, “in una notte nera” e “manuale delle streghe”, durante il momento delle conversazioni in cerchio, i bambini hanno raccontato e condiviso le loro paure; successivamente hanno loro stessi, proposto dei libri da leggere in classe....“che mettevano paura”
Dalla paura dei mostri e delle streghe abbiamo scoperto che erano frutto della nostra fantasia... e con la fantasia li abbiamo cacciati... realizzando un laboratorio di HervèTullet (artista e autore francese di libri di arte per bambini) con i dadi magici abbiamo creato mostri geometrici irresistibili, teneri e spassosi.












Dalla paura del buio abbiamo scoperto le ombre... e con il nostro corpo le abbiamo create.







Ci siamo chiesti...Com’è la nostra faccia quando abbiamo paura?
Abbiamo incorniciato Il volto della paura, il viso costituisce il canale privilegiato nella comunicazione delle emozioni, spesso basta guardare qualcuno in viso per capire come si sente.





A conclusione del percorso abbiamo realizzato un fantasmino...fa paura ?
Ma no! E' solo l’impronta della nostra mano.



Ins. Marilinda Cito

martedì 13 novembre 2018

L’accoglienza (Sez. E)


“Accogliere” significa guidare i nostri bambini in un percorso di crescita verso nuovi traguardi socio-relazionali, affettivi, cognitivi, in un contesto diverso da quello familiare.
Poiché ogni bambino nella fase dell’inserimento reagisce in modo diverso abbiamo predisposto contesti adeguati perché i nostri alunni potessero vivere nella maggiore serenità possibile.

Con i bambini già frequentanti abbiamo preparato un biglietto di benvenuto con l’impronta della propria mano da regalare ai nuovi compagni il primo giorno di scuola.

Approfittando delle belle giornate li abbiamo portati in un piccolo giardino dove i bambini hanno familiarizzato con spazi diversi dall’aula attraverso giochi liberi, girotondi, attività di lettura e canti.

















Ins. Annamaria Boffoli

venerdì 9 novembre 2018

Che bello tornare a scuola (Sez. C)

Tornare a scuola permette di ritrovare i compagni dello scorso anno e di conoscere e acogliere i nuovi inseriti. "Accoglienza" e "inclusione" sono valori fondamentali.
La scuola infatti favorisce la conoscenza e l'incontro con altri bambini, questo permette di prendere coscienza dell'esistenza dei dirittti, delle differenze, delle regole che vanno condivise e rispettate.
Stare insieme aiuta a attendere i tempi di gioco, di ascolto, favorendo il superamento della fase egocentrica.
I piccoli imparano a relazionarsi con gli adulti e con gli ambienti diversi da quelli della casa.
Nella scuola dell’infanzia attribuiamo molta importanza alle attività che si ripetono regolarmente, definite "routine". Esse permettono di creare una scansione temporale che dà sicurezza ai bambini, potenziano molte competenze di tipo personale, comunicativo, espressivo, cognitivo e nello sviluppo dell'autonomia personale.

















Ins. Cristina Cardone